Dancing with the Absence

Rethinking Theology with Michel de Certeau

L'opera di Michel de Certeau, gesuita francese e allievo del cardinale Henri de Lubac, è stata spesso caratterizzata come il lavoro di un viaggiatore. È famoso sia nelle scienze storiche che in quelle culturali. Allo stesso modo, Certeau interroga profondamente i modi comuni di fare teologia, sia in un modo diretto che caratterizza la tradizione cristiana - quando parla dell'assenza di Dio -, sia con il suo stile di scrittura, che non permette una classificazione disciplinare. La ricezione teologica esplicita delle sue opere si è finora mantenuta su un livello moderato, sebbene esse offrano una varietà di sfide per la riflessione teologica non pienamente accolte.

Così, le opere di Certeau non solo forniscono prospettive per ripensare singoli temi teologici, ma stimolano anche una discussione sulle opzioni del ragionamento teologico in generale come comprensione della vita quotidiana cristiana. Questa discussione è cruciale per pensare la verità del cristianesimo negli attuali contesti della Chiesa occidentale, segnati da profondi processi di "esculturazione" del cristianesimo, che ci spingono a ritessere il rapporto tra teologia e scienze umane e quello tra teoria e pratica, cioè tra teologia e spiritualità vissuta. Nell'orizzonte dei diversi campi di ricerca di Certeau, il colloquio analizza e mostra il potenziale delle prospettive di Certeau per una teologia contemporanea.