Hermeneutics of Change in the Abrahamic Religions

Le religioni oggi abitano un mondo che è stato descritto come un mondo in continua accelerazione di cambiamento sociale, in cui i continui sviluppi scientifici e tecnologici alterano costantemente il tessuto della vita quotidiana, le potenti maree della modernizzazione e della secolarizzazione erodono le prospettive e le pratiche tradizionali, e le forze della globalizzazione spingono le comunità e le culture in una sempre maggiore vicinanza e in un potenziale conflitto reciproco. Queste condizioni costituiscono uno "stress test" per le capacità delle tradizioni religiose di far fronte a un rapido cambiamento sistemico e sollevano una domanda profonda, ma non sufficientemente esplorata: Quali sono le pratiche e le risorse efficaci di cui le religioni dispongono, singolarmente e collettivamente, per adattarsi alla sfida dei tempi che cambiano e per mantenere la loro vitalità e la loro integrità?

     In realtà, le principali tradizioni religiose, come le fedi abramitiche, hanno da tempo negoziato il delicato compito storico di modificare i propri insegnamenti e le proprie pratiche per adattarsi alle nuove condizioni, preservando al contempo gli impegni e i riti fondamentali. In un certo senso, questa è la funzione principale di ogni tradizione degna di questo nome. Raramente, tuttavia, le autorità religiose hanno reso espliciti i principi e i meccanismi che informano questo processo. Di conseguenza, di quali risorse dispone la propria tradizione per affrontare gli specifici cambiamenti storici associati (1) all'incontro reciproco delle religioni mondiali, (2) alla secolarizzazione e (3) ai progressi scientifici, alle nuove tecnologie e alla crisi ecologica? 

 Lo scopo di questo progetto di ricerca, co-organizzato (con il sostegno della Fondazione Raskob) dal Council for Research in Values and Philosophy e dalla Pontificia Università Gregoriana, è (1) incoraggiare una riflessione sistematica sui meccanismi di adattamento all'interno di ciascuna delle tradizioni abramitiche, (2) promuovere il dialogo e l'analisi comparativa dell'ermeneutica del cambiamento tra queste tradizioni e (3) aiutare a immaginare modi costruttivi in cui queste tradizioni possano trasformarsi per mantenere la loro vitalità e vitalità di fronte alle future sfide esistenziali.

La conferenza, della durata di due giorni, consisterà in un piccolo seminario per soli studiosi il primo giorno, seguito il giorno successivo (12/12) da una serie di presentazioni aperte al pubblico per (1) evidenziare i modi in cui i "testi sacri" delle rispettive tradizioni forniscono risorse per l'adattamento, sia storicamente che in futuro; (2) considerare come i cambiamenti epocali, i processi di sviluppo istituzionale e l'evoluzione delle culture politiche e giuridiche abbiano plasmato le strategie di cambiamento; e (3) riflettere in particolare sulle capacità emergenti delle tradizioni nel affrontare in modo resiliente le grandi sfide esistenziali del mondo contemporaneo.